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Giuseppe Paolo Corazza

GIUSEPPE PAOLO CORAZZA
Ha fatto parte della Fanfara Cadore, suonando i sassofoni baritono e tenore, il flauto traverso e l’ottavino durante il servizio militare. Ha fatto parte di una orchestra di musica commerciale per circa due anni. Ha lavorato con gruppi musicali ove si esibivano: Amy Stewart, Elio e le storie tese. Ha lavorato con l’Orchestra e Coro del Teatro Olimpico, per la direzione di Giuliano Fracasso. Ha collaborato con il Conservatorio di Rovigo ed il Maestro Tamburini, con il Conservatorio di Vicenza, con il Professor Paolo Birro e partecipato a vari “Masterclass”, con Eliot Zigmund, Luigi Bonafede, Riccardo Zegna, Matt Renzi, J. Kyle Gregory, Roberto Spadoni, Alex Sipiagin, Pietro Tonolo. Ha lavorato con vari D.J. in discoteche tra cui, per circa un anno e mezzo, il Palladium di Torri di Quartesolo.
Nel 2011 Ha partecipato al cortometraggio “Quella notte” con “Angeleeno and the zooma zooma’s” in cui ha suonato e collaborato all’arrangiamento dei pezzi, genere anni ‘50. Il cortometraggio ha vinto come miglior cortometraggio di finzione nella 12’ edizione del Matilde International film festival indetto dal Comune di Istrana. Ha fatto parte del gruppo di musica Latina “El Duende”. Ha partecipato a concerti di big band con Fabrizio Bosso per la direzione di Maria Schneider. Ha partecipato ad incisioni con Luca Bassanese e Ha fatto parte per circa un anno del suo gruppo.
Ha lavorato con Dario Ballantini in spettacoli teatrali dal titolo “Da Balla a Dalla”;
Ha lavorato alla realizzazione del disco per i 50 anni di carriera con Marcella Bella e partecipato a suoi concerti, con Fausto Leali e Rettore. Ha insegnato per molti anni all’Accademia Musicale Ensemble di Camisano Vicentino, collaborato con varie bande musicali, tra cui Marano Vicentino, Sarcedo, Carrè, Carmignano di Brenta, , Isola Vicentina.
Ha collaborato con vari artisti lavorando per meeting, pianobar e per l’incisione di dischi.
Nel 2018 ha inciso il suo disco in vinile “VOYAGER”(Impressioni), in cui ha potuto dare spazio alla propria creatività, improvvisando con tutti i suoi strumenti (sassofoni tenore, contralto e soprano, flauto traverso e clarinetto).

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